La dispepsia è un termine generale che descrive una digestione dolorosa, difficile o disturbata; si riferisce ad un gruppo di sintomi che spesso includono dolore addominale, gonfiore, nausea, vomito, bruciore gastrico, senso di pienezza post-prandiale, eruttazioni, dolore o disagio nella parte superiore dell’addome, inappetenza.
La dispepsia è uno dei disturbi gastrointestinali funzionali più diffusi, infatti ne soffre circa il 20% della popolazione mondiale.
Può essere divisa in due categorie, organica o funzionale, a seconda della causa sottostante: le cause organiche possono essere ulcera peptica, MRGE (Malattia da Reflusso Gastro Esofageo), cancro esofageo o gastrico, disturbi del pancreas o delle vie biliari, intolleranze alimentari, patologie infettive o sistemiche (es. Helicobacter pylori, SIBO); invece, la dispepsia è chiamata funzionale quando non vi è alcuna causa evidente che possa essere identificata.
STRATEGIE PER MIGLIORARE LA DIGESTIONE
Evitare alimenti allergizzanti:
I cibi che più spesso possono causare dispepsia sono glutine, latticini, cibi ricchi di grassi, cibi piccanti (es. pepe, peperoncino, paprika, curry), eccessivo consumo di caffè e/o alcol, cioccolato e bevande gassate.
Cambiare abitudini alimentari:
E’ necessario rimuovere gli alimenti che promuovono l’infiammazione e danneggiano il rivestimento intestinale, sostituendoli con alimenti benefici e riparativi: quindi, evitare zuccheri raffinati, cibi processati, oli vegetali trasformati (es. margarina, grassi idrogenati), pesce di allevamento, carne rossa convenzionale. Questi cibi contengono sostanze chimiche, grassi trans ed altri ingredienti tossici altamente infiammatori, che creano ulteriore acidità nei tessuti e danneggiano l’apparato gastrointestinale.
Via libera invece a cibi integrali e non processati: proteine sane (carne allevata al pascolo e nutrita ad erba, pesce selvaggio, uova ruspanti biologiche), frutta e verdura biologiche (preferendo limoni, lime, frutti di bosco, verdure a foglia verde, aglio, cipolla, porri), grassi buoni (avocado, olio extravergine d’oliva, olive, cocco), erbe aromatiche, curcuma, zenzero, tè verde.
Sostenere la digestione:
Spesso la dispepsia è correlata alla difficoltà di elaborare il cibo nel tratto digestivo. Molte persone con dispepsia hanno infatti bassi livelli di acido gastrico e livelli insufficienti di enzimi digestivi, caratteristiche che contrastano sia con una corretta digestione che con un adeguato assorbimento dei nutrienti.
In questi casi, l’integrazione di enzimi digestivi può rappresentare un’alternativa efficace e sicura per gestire i sintomi della dispepsia.
Se si hanno bassi livelli di acido gastrico, può essere utile spremere il succo di limone fresco o utilizzare l’aceto di sidro di mele sui cibi proteici, fattore che aiuta a pre-metabolizzare gli alimenti; inoltre, è importante bere acqua preferibilmente lontano dai pasti, per evitare di diluire eccessivamente i succhi gastrici.
Riparare la permeabilità intestinale:
Per migliorare la dispepsia è fondamentale curare e riparare l’intestino. La Leaky Gut Syndrome (Sindrome dell’intestino permeabile) è una condizione in cui le giunzioni strette nella parete intestinale diventano troppo larghe e permeabili: a questo punto, le particelle di cibo non digerite e le tossine possono passare attraverso questi fori della parete intestinale e finire nel flusso sanguigno, provocando iperattivazione del sistema immunitario e infiammazione cronica.
Un alimento che possiede notevoli proprietà curative e riparative dell’intestino è il brodo di ossa, ricco di collagene ed altri nutrienti benefici: si ricava dal liquido rimasto dopo aver bollito per 6 ore le ossa di pollo, o tacchino, o manzo.
Utilizzare erbe carminative:
Le erbe carminative sono piante con fitonutrienti che supportano la salute dell’apparato digerente e il benessere generale: promuovono la digestione, alleviano crampi e gas, aumentano l’appetito (spesso scarso in chi soffre di dispepsia).
Queste erbe terapeutiche comprendono menta piperita, cardo mariano, zenzero, anice, cannella, tarassaco, curcuma, aglio, coriandolo.
Si possono utilizzare per condire i piatti, per insaporire i succhi freschi di verdura, sotto forma di tisane o infusi caldi.
Articolo pubblicato sul quotidiano online Tagmedicina.